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Voglia di cibo sano, ma anche desiderio di riscoprire gli antichi saperi (e sapori) della terra: tutto ciò sta dietro alla volontà di rimboccarsi le maniche e di fare del proprio balcone un piccolo orto personale.
Il fenomeno di autoproduzione del cibo ha origine in America, spinto da testimonial d’eccezione come Michelle Obama, ripresa a coltivare l’orto della White House, in Italia i primi ristoranti che “producono e cucinano in casa” ci sono già, tra cui Erba Brusca di Milano.
Sono sempre di più anche coloro che, visto il poco spazio a disposizione, optano per un piccolo orto fai-da-te sul terrazzo di casa. Sì, perché non sono necessari spazi immensi, ma organizzazione e voglia di fare.
I nuovi urban farmers sono diffusi soprattutto nel Nord Italia, in particolare in Emilia, e sono guidati dalla filosofia del “coltiva ciò che mangi” e spinti da una nuova visione della cucina sempre più sostenibile, genuina e stagionale.
Con un orto sul balcone fai da te è molto difficile, se non impossibile, coprire totalmente il fabbisogno di verdura, a meno che lo spazio a disposizione non sia davvero grande (e che ci siano “poche bocce da sfamare”!). Ma in ogni caso una buona quantità di verdure autoprodotte permette di risparmiare economicamente una somma non indifferente. Per scegliere cosa coltivare, segui i tuoi gusti e dunque ciò che usi di più in cucina: erbe aromatiche (rosmarino, salvia, basilico…) sono facilissime e si coltivano senza grandi problemi, ma anche pomodori, cipolle, sedano, lattuga e zucchine e perfino le fragole crescono benissimo. Se vuoi tenere lontane le zanzare, prova a piantare la menta: è un ottimo repellente. Per iniziare a coltivare un orto in balcone non servono particolari investimenti, è necessario però informarsi sulle modalità migliori di coltivazione di ciascuna verdura e soprattutto seguire il ritmo delle stagioni e imparare a proteggere le coltivazioni d’inverno.
Sembra difficile, in realtà con pochi consigli e un passo per volta è facile diventare esperti “ortisti da balcone”. Procurati dei vasi di terracotta o dei contenitori più piccoli, come barattoli di latta per le erbe aromatiche.
Maggio è un grande mese per la semina. Non è ancora troppo tardi per coltivare asparagi, basilico, carote, fagiolini e lattuga, ma va fatto subito. Ed è il momento giusto per i pomodori, piselli, porri, rucola e cetrioli. Si potranno seminare o si potrà procedere al trapianto da semenzaio al vaso: zucchine (meglio quelle tonde), peperoni (perfette le varietà più piccole).
A fine maggio, dal 27 al 31 in particolare, la luna sarà calante e, in questi giorni, la tradizione contadina consiglia la semina di indivia, cavoli, lattughino da taglio, bietole da coste, ravanelli e spinaci. Certamente tutto dovrà essere proporzionato alla grandezza del balcone: meglio lasciare un po’ di “spazio vitale” alle verdure e non coltivarne troppe, in uno spazio misero.