Ero bambina quando ho cucinato la prima volta per il mio babbo. Avevo otto anni e il venerdì sera lo aspettavo alla casa al mare perché lui ancora non era in ferie e ci raggiungeva solo il fine settimana. Voleva essere un minestrone: avevo raccolto le verdure nell'orto, le avevo sciacquate, tagliate in pezzetti tutti uguali e messe a cuocere in un grande pentolone con l'acqua. Ci tenevo a fare bella figura ed a cavarmela da sola, anche se mi accorgevo che l'occhio vigile di mia madre controllava che non combinassi qualche pasticcio. Allora forse percepivo soltanto, senza comprendere a pieno, quanto preparare una pietanza per qualcuno fosse un atto d'amore, il modo più genuino e affettuoso per prendersene cura.
Sono passati anni e fortunatamente le verdure le lavo più accuratamente e oltre al minestrone di verdure ho imparato a cucinare altro, quello che non è cambiato è la passione, l'amore e la voglia di condividere il cibo.
Con il blog “Una cena con Enrica”, aperto nel duemiladieci dopo una serie di cene con le amiche a casa mia (da qui il nome del blog), sono partita da una prima fase di sperimentazione, che sulla scia del successo che la gastronomia richiama posso definire “modaiola”, per poi ri-partire in seguito con maggiore consapevolezza dalle basi della cucina. Ri-partire dalle cose semplici, se vogliamo dalle tradizioni, sicuramente dalla scelta accurata della materia prima per preparare anche un semplice spaghetto al pomodoro. Semplice sì, ma fatto a regola d’arte… Che più buono non si può!
Il blog o sito o come lo volete chiamare, è un personale ricettario della mia cucina; non sono una fotografa, né una giornalista, tanto meno una nutrizionista, ma con le mie ricette spero di far riflettere i miei lettori su quanto siano importanti la scelta della materia prima, la stagionalità degli alimenti e se possibile la loro territorialità. Il cibo sano, buono e giusto è il nostro futuro, la condivisione e la convivialità sono la via da percorrere.
www.unacenaconenrica.com