La pianta dei piselli è conosciuta in botanica fin dal 1700 come Pisum sativum. I piselli sono appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, proprio come lenticchie, lupini, fave e fagioli, in quanto hanno in comune la presenza di baccello. Il pisello è una pianta erbacea annuale, presenta un solo stelo, fragile e sottile, la cui lunghezza può essere abbastanza variabile. I piselli, a seconda delle caratteristiche morfologiche della pianta, sono differenziati in nani, rampicanti o in semi rampicanti. Le sue radici, in ogni caso, sono sorprendentemente profonde, riuscendo a scavare anche fino ad 80 cm sotto terra, in modo da nutrirsi al meglio di sali minerali ed acqua. I fiori dei piselli assumono un colore diverso in base alla propria specie: alcuni possono essere bianchi, altri viola o rossi, ma tutti sono comunque riuniti in grappoli.
Origini
I piselli sono coltivati dall’uomo fin dall’era neolitica. Durante l’antichità e soprattutto nel Medioevo sono stati un componente base dell’alimentazione quotidiana, in particolare nel bacino del Mediterraneo e in Europa. Oggi i piselli sono coltivati in tutti i continenti del mondo anche se prevalentemente nelle regioni con clima temperato. Nel corso della storia, oltre alla loro diretta funzione nutritiva, i piselli sono ricordati anche per gli studi di Mendel sull’ibridazione e la trasmissione dei caratteri, ovvero le basi per le leggi della genetica tutt’oggi accettate e confermate dal mondo della scienza.
Perchè mangiarlo
I piselli sono ricchi di proteine, vitamina A, B1, B2, fibre e Sali minerali, come potassio e fosforo. Fra tutti i legumi i piselli sono senza dubbio quelli meno calorici, con bassissimi livelli di lipidi al loro interno: questa caratteristica li rende molto adatti per chi segue diete o alimentazioni particolari. Ma non è tutto, perché i piselli si distinguono dagli altri legumi pure per la loro importante quantità d’acqua. Il loro contenuto idrico, infatti, è stimato introno al 70-80%. Questo senza dimenticare la loro vera e propria miniera di acido folico, vitamina fondamentale per lo sviluppo del feto nelle donne in gravidanza e per la prevenzione di patologie cardiovascolari.
I piselli sono da sempre un contorno facile e veloce, spesso abbinato alla carne e al pesce nelle preparazioni in umido, anche se sarebbe più opportuno consumarli come fonte proteica, e non come semplice sostituto alle verdure.
I piselli forniscono il giusto apporto proteico abbinati alla pasta o al riso, per un piatto unico di zuppa o minestra. Ridotti in purea, inoltre, possono essere serviti come una vellutata, di primo piatto, o con contorno di verdure, come secondo.
In commercio puoi trovarli freschi – soprattutto in primavera quando sono dolci e teneri – o secchi.
Se acquisti i piselli freschi, sgranali e mettili man mano in una ciotola con acqua tiepida, in questo modo i semi non verranno a contatto con l’aria, seccandosi. Scarta quelli che sono venuti a galla e lessa gli altri in acqua bollente salata per 10-20 minuti. Poi tuffali in acqua ghiacciata, per mantenere intatto il colore brillante. Per preparare quelli secchi, lasciali in ammollo per 4-5 ore se spezzati o 12 ore se interi, poi elimina quelli venuti a galla, sciacquali sotto l’acqua corrente e mettili in una casseruola. Aggiungi acqua fredda sufficiente a coprirli almeno due dita, portali ad ebollizione, eliminando la schiuma che man mano si formerà e lasciali cuocere per 45-60 minuti, in caso aggiungendo altra acqua calda e salandoli solo alla fine.
I fiori del pisello, bianchi o porpora, sono commestibili e puoi aggiungerli nell’insalata o sul pesce per dare un tocco di colore ai tuoi piatti. Il pisello odoroso appartiene alla famiglia dei piselli ed è molto utilizzato per le composizioni floreali – inclusi i bouquet delle spose.
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