La lenticchia – nome scientifico Lens culinaris – è una pianta dicotiledone annuale, della famiglia delle Fabacee, coltivata fin dall’antichità per i suoi semi commestibili, ricchi di proteine e di ferro.
Origini
Le lenticchie sono fra i più antichi legumi conosciuti, poiché la loro coltivazione sarebbe accertata già nel 7000 a.C., in Asia. Successivamente si diffusero in tutto il bacino del Mediterraneo, divenendo una delle basi alimentari per greci e romani, tanto che persino Marco Porcio Catone arrivò a dettare alcune norme per cucinarle nel modo migliore. Le lenticchie, inoltre, sono citate nell’Antico Testamento della Bibbia, dove Esaù, figlio di Isacco, vende al fratello Giacobbe il diritto di primogenitura proprio in cambio di un fumante piatto di lenticchie.
Perchè mangiarlo
Le lenticchie hanno un buon contenuto di proteine, fibre e carboidrati. Inoltre sono ricche di sali minerali, come potassio, fosforo, magnesio, calcio, sodio e ferro, vitamina A, B1 e B2. Sono un legume molto digeribile e sono quasi prive di grassi.
La più conosciuta in Italia è quella marrone, ma ne esistono varietà regionali, verdi, bionde. In Asia la più diffusa ha un colore rosso, e ne esiste anche una varietà corallo, finissima e delicata, che viene venduta decorticata.
La tradizione le vuole come contorno alla carne o al tradizionale zampone di Capodanno, ma sono in realtà una valida alternativa alle proteine animali. Da usare per primi piatti, zuppe, o nelle insalate, sia tiepide che fresche. Le lenticchie corallo (senza la buccia) si sfaldano da sole durante la cottura e si prestano per vellutate e purè molto veloci, adatte anche ai bambini.
Le lenticchie non hanno bisogno di essere lasciate in ammollo, anche se sarebbe indicato per le varietà più grosse; sono comunque sufficienti un paio d’ore. In ogni caso metti le lenticchie in una ciotola piena d’acqua, elimina quelle che vengono a galla e metti le altre in una casseruola con abbondante acqua fredda. Porta lentamente ad ebollizione, eliminando man mano la schiuma che si forma in superficie e prosegui la cottura per 20-60 minuti, a seconda della grandezza e se sono decorticate o meno.
Fai attenzione ai tempi di cottura perché le lenticchie tendono a spappolarsi e a superare facilmente il loro punto di cottura. Sala solo a fine cottura.
Nonostante il loro basso costo e la facile reperibilità, le lenticchie sono spesso definite “la bistecca dei poveri”. Questo perché contengono il 25% di proteine, oltre che il 53% di carboidrati e, dal punto di vista nutrizionale, è possibile affermare che 100 grammi di lenticchie equivalgono a ben 215 grammi di carne. Non bastasse questo, come noto ai più, le lenticchie sono considerate un piatto porta fortuna – esempio ne è la tradizione di mangiarle a Capodanno.