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Terminate le vacanze estive è normale sentirsi stanchi, affaticati, un po’ giù di tono e decisamente poco propensi a riprendere i ritmi della routine quotidiana. L’abbronzatura svanisce, la rilassatezza dei giorni passati a oziare in riva al mare anche e si ritorna a fare i conti con le incombenze lavorative e i mille impegni della vita dopo il rientro. Ma i benefici delle vacanze si possono mantenere, a partire da qualche accorgimento da seguire per una corretta alimentazione. Per far sì che il relax estivo non si trasformi solo in un ricordo lontano con l’arrivo dell’autunno, fai attenzione a cosa comprare e cosa cucinare.
Gli inglesi la chiamano “post vacation blues”. È la malinconia del rientro, una vera e propria sindrome che ci fa sentire irritabili, stanchi, nervosi, un po’ depressi alla fine dell’estate. Certamente ha una componente psicologica, legata alla nostalgia dei giorni vacanzieri, ma non manca un fondamento fisiologico: meno tempo passato all’aria aperta e una minore quantità di luce solare riducono, anche se temporaneamente, la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale implicato nella trasmissione dei messaggi che l’appetito, il sonno e l’umore. La produzione di serotonina è infatti stimolata dalla retina, a sua volta stimolata dalle radiazione solari. Inoltre, il nostro fisico deve affrontare i cambiamenti di ritmo, ambientali e climatici tipici di questa stagione, per questo è fondamentale assicurarsi una giusta dose di proteine, vitamine, sali minerali affinché il nostro corpo possa rispondere al meglio.
La dieta mediterranea si rivela molto utile specialmente in questo periodo dell’anno: sì allora a pasta e pane, preferibilmente integrali, e ai nuovi cereali (e non-cereali) come la Quinoa, il Farro, L’Orzo e l’Amaranto. Recenti ricerche hanno dimostrato l’efficacia delle proprietà dei cereali, specialmente se combinati ai legumi, per riequilibrare i neurotrasmettetori, che presiedono alla salute del nostro sistema nervoso. È stato anche scoperto che i legumi freschi, come piselli e fagiolini, ricchi di acido folico, hanno una particolare azione positiva. Molto preziose anche le proteine che derivano dalla carne bianca e dal pesce, consumandolo 2—3 volte a settimana si assimileranno acidi grassi omega 3, che potenziano le difese immunitarie, importante in vista delle malanni in agguato dovuti al cambio di temperature. Anche il latte esercita un’azione positiva in quanto contiene triptofano, un aminoacido precursore della serotonina. Una tazza di latte consumata a colazione andrà benissimo.
Come sempre, i migliori alleati per il nostro organismo sono la frutta e la verdura, meglio se di stagione. L’alto contenuto di fibre facilità la regolarità intestinale, favorisce inoltre il senso di sazietà inducendoci a mangiare meno, e meglio. In particolare, perfetta per questo periodo è l’uva, che contiene molte vitamine B e C, fibre alimentari, potassio proteine e melatonina, ormone che contribuisce a regolare il ritmo sonno veglia e che influisce nella produzione di serotina. Ottima anche la melagrana, che comunemente si mangia nella stagione più fredda (più che altro per il suo significato di buon auspicio), in realtà è proprio a fine estate e inizio autunno che giunge a maturazione. Perfette anche le mele, che apportano vitamine A, B e C, magnesio, ferro e manganese. Indispensabile anche la verdura, specialmente quella a foglia verde, particolarmente ricca di sulforafano, una sostanza antiossidante che, secondo diverse ricerche scientifiche, svolgerebbe anche attività antitumorale.