La famosa piramide alimentare della dieta mediterranea ha come base, non a caso, cereali, frutta e verdura. Tutti alimenti che contengono
carboidrati. Questo perché
in un’alimentazione corretta circa il 50-60 per cento delle calorie dovrebbe provenire dai carboidrati. Di questi bisogna però fare un buon mix tra quelli semplici, che non dovrebbero superare il 10-15%, e quelli complessi.
La funzione principale dei carboidrati è di fornire energia alle nostre cellule e al nostro corpo, una volta trasformati in glucosio.
L’importanza dei carboidrati complessi
I
carboidrati semplici sono contenuti in
frutta e verdura, ma li troviamo anche nel latte e nel comune zucchero da cucina. I
carboidrati complessi, invece,
li ricaviamo da cereali (pane, pasta, cous cous e simili), legumi e tuberi.
I carboidrati semplici danno al nostro organismo una fonte di energia immediata e sono utili quando abbiamo bisogno di una carica repentina, ma che si esaurisce presto. I carboidrati complessi invece hanno il vantaggio di rilasciare energia al nostro corpo in modo lento e costante, fungendo da combustibile e dandoci un senso di sazietà duraturo (a differenza dei carboidrati semplici). Per una corretta alimentazione, quindi, vanno messi regolarmente in tavola quelli che potremmo definire i carboidrati sani: frutta e verdura (soprattutto quando ricche di fibre e povere di zucchero), nonché pasta, pane e cereali in generale (meglio ancora se integrali). Infine, vanno mangiati con oculatezza gli zuccheri raffinati.
Perché non bisogna rinunciare ai carboidrati
Esistono tante
buone ragioni per mangiare carboidrati, ma ne esistono altrettante per non rinunciarvi.
Negli ultimi anni si sono diffuse numerose diete senza carboidrati e ricche di proteine e grassi, al solo fine di dimagrire. Il problema di questi regimi alimentari è che il nostro organismo ha bisogno di glucosio e se non glielo si fornisce con i carboidrati, se lo produce da solo. Questo non vuol dire necessariamente che va a intaccare i grassi, ma può farlo a discapito di massa muscolare e sali minerali. Inoltre, nel lungo periodo, anche l’eccessivo ricorso ai grassi per procurarsi le energie necessarie può portare a squilibri poco salutari nel nostro organismo e, in generale, a un affaticamento del fegato e dei reni.