L’inverno è la stagione delle spezie: con l’arrivo del freddo aumenta la nostra voglia di cibi caldi, avvolgenti, profumati… Perché non provare le spezie? Sono ottime sostitute del sale, non apportano calorie ma solo sapore e possiedono proprietà calmanti, disintossicanti, digestive… Il mondo delle spezie è antico e affascinante. Scopriamone di più.

Anice verde e stellato: stesso nome, ma origine diversa
L’anice stellato è il frutto dell’Illicium verum, un albero sempreverde presente soprattutto in Cambogia, Cina, Vietnam e sud est asiatico. I suoi frutti, a forma di stella a otto punte, vengono colti verdi, e fatti seccare al sole, dove assumono la colorazione bruna che conosciamo. Oltre che molto bello da vedere, quindi molto usato a scopo decorativo, per abbellire un piatto o creare centrotavola, l’anice stellato è utilizzato fin dall’antichità per le sue proprietà calmanti, perché favorisce la digestione e riequilibra la flora intestinale. Più profumato, ma dal sapore meno pungente rispetto all’anice verde, puoi utilizzarlo per preparare zuppe, minestre, insaporire piatti di pesce e carne. Come nella cucina asiatica, dove è una delle spezie più utilizzate. L’anice verde invece deriva da una pianta erbacea annuale, si consuma sotto forma di semi, è uno degli aromi più utilizzati per la preparazione di dolci, oppure per profumare piatti di carne o accompagnare i formaggi. I Semi di Anice sono ottimi per combattere i dolori addominali, e molto utilizzati dalla fitoterapia. Provali in versione dolce, per preparare queste ciambelline veloci e buonissime.

Cumino: la spezia antica come i Faraoni
Dal sapore caldo e avvolgente, il cumino è la spezia ottenuta dall’essicazione dei semi di una pianta erbacea tipica del Mediterraneo. I Semi di Cumino, allungati e marroni, erano utilizzati dagli antichi Egizi, probabilmente per proprietà mediche. Oggi infatti sappiamo che il cumino possiede un ottimo potere digestivo, favorisce l’assimilazione dei nutrienti, ha un elevato quantitativo di ferro e combatte il gonfiore addominale. Puoi provare i semi impastati nel pane, oppure per insaporire verdure cotte, zuppe, nei ripieni delle torte salate o per preparare tisane e infusi digestivi e disintossicanti. Ottimi anche per dare gusto alle uova, e preparare un secondo piatto unico semplice ma di grande effetto.

Cannella: la più dolce
Conosciuta anche con il nome di cinnamomo, la pianta da cui si ricava questa spezia è originaria dello Sri Lanka, ma viene coltivata anche in molti altri paesi tropicali. Ha un aroma pungente, simile a quello dei chiodi di garofano, è utilizzate soprattutto per la preparazione di dolci ai quali conferisce un caratteristico profumo che spesso ricorda le atmosfere natalizie. Si sposa benissimo al gusto delle mele, del cioccolato, delle creme e del gelato. La cannella è venduta sotto forma di bastoncini, o in polvere, e ha il potere di abbassare il colesterolo e il livello di trigliceridi nel sangue. Per assaporare al meglio il suo aroma, puoi provare una crema di riso, light ma nutriente.

Chiodi di garofano contro il mal di denti
Si ottengono dall’essicazione dei boccioli di una pianta, sempreverde, molto diffusa in Oriente. Questa spezia ha un potere antiossidante elevato, e un profumo molto forte, tanto da essere impiegata nella preparazione di cibi ma spesso tolta in fase di cottura. I chiodi di garofano sono ottimi per la preparazione di dolci, liquori e vini aromatizzati come il vin brulé. Possiedono un naturale potere anestetico, ed è vero, come vuole un rimedio della nonna, che leniscono il dolore dei denti, specie se affetti da carie batterica. Prova i chiodi di garofano per profumare anche una semplice minestra di verdura, acquisterà subito un altro sapore.

Zafferano: non solo risotti
Proviene dall’Asia Minore, è un frutto composto da sei petali di colore viola acceso, dai quali si ricava la polvere che utilizziamo per preparare il classico risotto giallo. Perfetto come colorante naturale, dà ai piatti qual caratteristico colore giallo-oro, ma attenzione alle quantità: è vero che possiede proprietà antispastiche e può contrastare l’azione dei radicali liberi, ma un consumo superiore ai 20 g al giorno può causare effetti collaterali, anche gravi. Ottimo per realizzare zuppe e vellutate, come questa crema a base di carote