Yin e Yang: una questione di equilibrio - Nuova Terra
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Yin e Yang: una questione di equilibrio


 

Secondo la tradizione cinese il problema delle intolleranze alimentari è la conseguenza di uno squilibrio energetico, ma una "speciale" terapia potrebbe ristabilirne la normalità.

Nella Medicina Tradizionale Cinese non esiste la classificazione calorica degli alimenti, esiste una classificazione basata sulle modificazioni energetiche che inducono nell'organismo.

A questo riguardo sono molto importanti i concetti di Si Qi e Wu Wei.

Si Qi, ovvero la natura di un alimento ne indica l'azione sull'organismo identificandone la posizione tra Yin o Yang.

Le sostanze calde o tiepide hanno una natura Yang, quelle fresche o fredde Yin.

Wu Wei è il sapore. Con il concetto di sapore la Medicina Tradizionale Cinese identifica, non solo il gusto vero e proprio dell'alimento, ma l'energia prodotta da esso all'interno del nostro corpo, l'essenza degli organi, le logge energetiche che compongono il nostro organismo.

Il significato del sapore

Ogni sapore ha una precisa corrispondenza con un organo: Il piccante (Xin) è collegato al polmone, il dolce (Gan) alla milza, l'acido ( Suan) al fegato, l'amaro (Ku) al cuore, il salato (Xian) al rene.

A questi valori vanno aggiunti il sapore neutro e quello astringente. Piccante e dolce, inoltre, fanno parte della categoria dello Yang; acido, amaro, salato e astringente sono sapori che attengono allo Yin.

Digestione: separare il puro dall'impuro

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese la milza è l'organo chiave del processo digestivo ed assimilativo che, insieme a stomaco, intestino tenue e grosso intestino, fa parte della Loggia della Terra, buona parte della dietetica è rivolta al sostegno di questi organi.

Le parti pure e sottili che compongono l'energia derivante dagli alimenti viene inviata tramite gli organi della loggia della Terra agli organi destinatari che a loro volta, ridistribuiscono questa energia lungo la grande circolazione energetica. In caso di malfunzionamento del processo si avranno turbe energetiche con manifestazioni di fastidio nell'organo interessato.

Che cos'è, quindi, l'intolleranza?

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese la causa delle intolleranze è da ricercarsi nell'errato funzionamento del processo di separazione tra puro e impuro.

Queste tipologie di disfunzioni possono verificarsi anche in soggetti che seguono una dieta apparentemente corretta; tale disfunzione potrebbe trovarsi alla base di vuoti di Yin e Yang.

Lo squilibrio energetico dovuto ad una cattiva assimilazione delle sostanze conivolge di volta in volta logge energetiche differenti. Le conseguenze di uno squilibrio all'interno del nostro organismo si possono manifestare in distretti che non interessano l'apparato digerente come l'apparato urinario con cistiti ricorrenti o le cefalee.

Anche erbe e aghi possono dare una mano

Per aiutare il veloce ripristino dell'equilibrio all'interno dell'organismo si può ricorrere all'utilizzo di agopuntura e/o fitoterapia in funzione del tipo di alimento non assimilato.

Un'intolleranza al cioccolato, al fritti e ai sughi forti potrebbe interessare il fegato, latte e latticini potrebbero coinvolgere l'intestino, fritti e caffè la vescica biliare; quando lo squilibrio coinvolge lo stomaco si aprono le porte a intolleranze per latte, latticini, pane, pasta, dolci o verdure a foglia larga.

Regole di buona alimentazione

Contrastare le intolleranze alimentari significa imparare a mangiare bene. Secondo la Cina, queste sono le regole principali per una corretta alimentazione:

Fare pasti regolari senza mai esagerare. Non si dovrebbero mai saltare i pasti e la masticazione dovrebbe sempre essere lenta.

Stendersi dopo mangiato facilita la digestione ed è consigliabile condurre conversazioni serene durante il pasto, alzandosi da tavola con buon umore e con ancora un po' di fame.

Mentre si mangia si deve bere poco e mai bevande fredde. Una tazza di thè caldo o di zuppa a fine pasto favoriscono la digestione.

Mangiare cereali e poca carne, frutta e verdura fresca di stagione senza mai eccedere

Il pasto deve essere bilanciato

I cibi devono essere facilmente digeribili, cotti e caldi

Alimenti grassi, alcool, zucchero raffinato e dolci producono umidità e non dovrebbero essere assunti in quantità esagerata.

L'olio è un importante costituente della dieta, ma in piccole quantità. Sarebbero da evitare i grassi animali, in particolare di maiale.

Latte e derivati, essendo di natura fresca, se mangiati in eccesso possono produrre umidità e intralciare il funzionamento della milza.

Alimenti troppo caldi, disseccanti o conservanti sono da evitare.

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