I semi di lino (derivanti dalla pianta Linum usitatissimum) sono molto conosciuti per il loro alto contenuto di minerali e per le loro proprietà protettiveed emollienti. Estremamente utilizzati in ambito cosmetico per la cura dei capelli, sono molto efficaci anche per combattere cistiti e stipsi.
Origini
Il lino trae le sue origini nelle zone comprese tra il Golfo Persico, il Mar Caspio e il Mar Nero. La sua prima importazione in Europa settentrionale è dovuta ai Finni; successivamente, si è diffuso in tutto il continente.
La sua coltura risale in Egitto ad almeno cinquemila anni fa ed è proseguita in modo consistente per tutto il Medioevo. Poi, nel ‘700, il lino ha conosciuto un momento di flessione, causato in particolare dalla maggior coltivazione di altre piante da fibra.
Perchè mangiarlo
I semi di lino hanno un basso contenuto di zuccheri e di sodio e sono fonte di proteine, calcio, ferro e zinco. Contengono un buon apporto di fibre ed elevate quantità di acidi grassi essenziali, soprattutto Omega 3 e Omega 6 che hanno proprietà antinfiammatorie, aiutano a prevenire problemi cardiovascolari e mantengono alte le difese immunitarie.
Hanno un alto contenuto di mucillaggini, sostanze di origine vegetale che hanno un potere lassativo, per cui vengono ampiamente utilizzati nelle preparazioni erboristiche.
Quello del lino è un seme insapore, non conferisce alle preparazioni un particolare gusto, ma utilizzarlo in cucina è un modo per usufruire facilmente delle sue preziose proprietà curative.
Si possono aggiungere nelle insalate e nelle verdure cotte, in zuppe e minestre, negli impasti dolci o salati, nei frullati e nei muesli per la colazione, nelle omelette o per preparare decotti che prevengono l’infiammazione di bocca e intestino.
Se si preferisce, prima dell’utilizzo, li si può pestare in un mortaio per non percepirne la grana. Il loro alto potere addensante li rende un valido sostituto dell’uovo, basta triturarli e stemperarli con acqua prima di aggiungerli alle ricette. Attenzione però, questa proprietà va tenuta bene a mente in cucina, o rischia di rovinare i piatti in cui vengono aggiunti.
I semi di lino sono facilmente deperibili ed è quindi meglio conservarli nel frigorifero una volta aperta la confezione e comunque non oltre 1-2 mesi.