Il sesamo – nome scientifico Sesamum indicum – è una pianta annuale erbacea della famiglia delle Pedaliaceae. Raggiunge fino ai 100 cm di altezza, con fiori bianchi e tubolari, ed i suoi semi sono piccoli, di colore nero, giallo o bianco. Dal sesamo si ricava un olio molto utilizzato nella cucina orientale, che non ha nulla a che invidiare all’olio di oliva per il condimento di insalate e piatti di verdura.
Origini
La zona d’origine esatta della pianta è sconosciuta.
In Oriente si conosce il sesamo da migliaia di anni ed è noto che pure antichi greci, persiani ed egizi lo coltivassero. In particolare quest’ultimi, nella valle del Nilo, lo producevano soprattutto per preparazioni farmaceutiche.
Si suppone inoltre che anche i Babilonesi – già nel 2200 a.C. – ne facessero uso per la produzione di bevande alcoliche e che gli stessi fossero edotti sulle tecniche di estrazione di olio dai suoi semi.
Perchè mangiarlo
I semi di sesamo sono ricchi di grassi Omega 3 e Omega 6 che aiutano a prevenire problemi cardiocircolatori.
Inoltre hanno una buona componente di zinco che rafforza il sistema immunitario e di selenio che frena l’azione dei radicali liberi. Contengono poi potassio, proteine, carboidrati, fosforo, ma soprattutto un gran quantitativo di calcio che aiuta a rinforzare ossa e denti di bambini e donne in menopausa.
I semi di sesamo aiutano a prevenire l’acidità di stomaco, potenziano la memoria e la concentrazione, sono poco calorici.
Bianchi o gialli paglierino i semi di sesamo esistono anche neri, anche se poco utilizzati in cucina.
Vengono utilizzati soprattutto per arricchire pane, focacce e grissini. Vengono aggiunti nelle insalate e sulle verdure.
I suoi semi mescolati con il miele vengono utilizzati per creare barrette energetiche, utili soprattutto per chi pratica sport. Puoi provare ad utilizzare i semi di sesamo al posto del pangrattato per impanare la carne, come le cosce di pollo che così risulteranno particolarmente croccanti.
Nella cucina orientale sono molto utilizzati in una pasta fluida, la tahina, che è anche la base per preparare l’hummus. Tostati con poco sale diventano un condimento dal sapore particolare, il gomasio, consigliato nelle diete povere di sodio e utilizzato in molte ricette della cucina macrobiotica.
“Apriti Sesamo!” è la formula magica nella fiaba di Alì Babà e i quaranta ladroni. L’espressione deriva dalle caratteristiche del sesamo stesso che, una volta maturo, si apre spontaneamente per far uscire i suoi piccoli semi aromatici.