I semi di papavero sono un ingrediente piuttosto comune nella preparazione dei dolci, soprattutto in paesi come Ungheria, Austria e Germania. Tuttavia, ormai vengono apprezzati e utilizzati moltissimo anche in Italia, sia come ingrediente che come condimento, per via del loro gusto caratteristico.
Origini
Originaria della Turchia, la piante del papavero si è diffusa da un capo all’altro dell’Europa e dell’Asia. Gli antichi Romani mescolavano semi di papavero, miele, farina e olio per preparare delle focacce che venivano servite durante i banchetti dei patrizi.
Perchè mangiarlo
Ricchi di Vitamina E, i semi di papavero sono una preziosa fonte di proteine e grassi.
Utilizzati come rimedio naturale contro ansia e stress, hanno un blando effetto calmante sul sistema nervoso.
Contengono inoltre Calcio, un aiuto per la salute di denti e ossa, soprattutto per le donne in menopausa e Manganese che combatte i radicali liberi e contribuisce a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue.
I semi di papavero, bianchi o neri, sono utilizzati in cucina per piatti dolci e salati.
Si possono aggiungere a zuppe e minestre, per decorare e rendere croccanti i prodotti da forno – tipici negli strudel. Aggiunti negli impasti delle torte, donano un piacevole effetto decorativo.
Da provare l’abbinamento con gli agrumi: puoi aggiungerli a un’insalata di arance o nella preparazione della marmellata. I semi di papavero bianchi sono tra le spezie che compongono il curry, la miscela di origine indiana.
Gli antichi romani attribuivano ai semi di papavero proprietà toniche ed afrodisiache.
Ciò è confermato dal loro utilizzo durante le feste di nozze, quando venivano serviti macinati in una bevanda che gli sposi dovevano sorseggiare prima della luna di miele.