Le bacche di Goji sono i frutti di un arbusto spontaneo che cresce in Tibet, il Lycium barbarum, appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Nella tradizione medica cinese questi frutti sono consideratissimi, tanto che spesso vengono chiamati i “Diamanti rossi” per il valore dei loro nutrienti. Ma le bacche di Goji non sono un prodotto consumato solo in Asia. Dai primi anni del XXI secolo, infatti, vi è stata una rapida diffusione mondiale di questo alimento, i cui potenziali effetti benefici sulla salute – in particolare in relazione alle sue proprietà antiossidanti – lo rendono un vero e proprio elisir di lunga giovinezza.
Origini
Queste bacche rosse crescono spontaneamente nelle valli himalayane, della Mongolia, del Tibet e nelle province cinesi dello Xinjiang e dello Ningxia.
In particolare, in quest’ultima zona, la crescita di bacche è elevata giacché il Ningxia è formato dal 27% di superfici e bacini alluvionali attraversati dal fiume Huang He. Così, con il passare del tempo, le loro sedimentazioni danno origine a un terreno straordinariamente fertile e la zona viene spesso indicata come la “dispensa delle erbe della Cina”.
Perchè mangiarle
Per noi occidentali sono quasi una novità, ma vengono utilizzate e coltivate da migliaia di anni come elemento curativo della medicina tradizionale cinese. Sono un rimedio naturale per mantenere l’organismo in salute e sono soprannominate “frutto della longevità” per le proprietà antiossidanti.
Oggi gli studi ne hanno dimostrato l’efficacia, ma effettivamente le popolazioni della Mongolia e della Cina che ne fanno un consumo quotidiano sono tra le più longeve della terra e sono meno soggette a malattie cardiovascolari e tumori.
Le bacche di Goji contengono vitamine del gruppo C ed E che proteggono dai radicali liberi e dallo stress ossidativo e ne sono un vero concentrato, basta pensare che è sufficiente mangiarne circa 20 grammi al giorno.
Le bacche di Goji si prestano a preparazioni dolci ma puoi provarle anche per aromatizzare i tuoi dolci. Sono vendute essiccate, quindi vanno fatte rinvenire in acqua tiepida prima di essere aggiunte a ricette dolci o salate.
Perfette come snack a metà mattina o a metà pomeriggio. Sono inoltre ideali a colazione insieme a latte o yogurt.
Nel muesli invece possono essere semplicemente mischiate a uvette e frutta secca.
Una leggenda, tramandata di secolo in secolo, narra che la scoperta delle bacche di Goji sia riconducibile all’XIII secolo d.C., all’epoca della dinastia Tang.
Nello specifico, in un tempio buddista tibetano, era presente un pozzo attorniato proprio da piante di Lycium barbarum, le cui bacche rosse cadevano spesso nell’acqua. Quella stessa acqua, però, non era consumata solo dai monaci, ma anche dagli abitanti della zona che durante le loro visite al tempio bevevano sempre servendosi del pozzo.
Gli anni così passavano, ma i consumatori dell’acqua magicamente non invecchiavano mai, tanto che a più di ottant’anni sulla loro testa non cresceva neanche un capello bianco.
Fu a quel punto che alcuni si resero conto che la loro invidiabile salute era da collegarsi proprio alle bacche di Goji!