Il finocchio è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiceae. L’aroma peculiare del finocchio si deve alla presenza di anetolo, un’essenza che viene utilizzata per la preparazione di diversi liquori, come ad esempio la sambuca. È comunque necessario fare una distinzione tra finocchio selvatico e coltivato. Le due varietà fanno infatti parte della stessa famiglia, ma mentre quello selvatico cresce in maniera spontanea e viene usato come pianta aromatica, quello coltivato dispone di una parte edibile, detta grumolo, costituita dalla parte basale delle foglie e caratterizzata da un sapore più dolce e meno pungente rispetto a quello del finocchio selvatico.
Origini
La pianta del finocchio è probabilmente originaria dell’Asia Minore, ma si è velocemente diffusa in tutta l’area del Mediterraneo in quanto già nota presso antichi egizi, greci e arabi.
Plinio il Vecchio, scrittore e naturalista romano, racconta in alcuni suoi studi sulla natura che i serpenti tendevano a sfregarsi sulle piante di finocchio dopo aver cambiato pelle, in modo da riacquistare la vista. In relazione a questa storia, afferma quindi che il finocchio era ottimo anche nella cura degli occhi.
L’affinità con i serpenti, secondo le leggende popolari, conferiva al finocchio pure la capacità di essere un efficace antidoto contro i morsi velenosi dei rettili stessi.
Perchè mangiarlo
I semi di finocchio hanno un alto contenuto di fibre e potassio. Aiutano la digestione (se ne possono masticare i semi dopo i pasti), hanno proprietà digestive e antigonfiore, contrastano i dolori addominali.
L’infuso di semi di finocchio è suggerito come fine pasto per le persone a dieta, in quanto ottimo diuretico e brucia-grassi, e per contrastare le coliche nei bambini. Il suo infuso può essere anche tamponato sulla pelle, per alleviare leggere infiammazioni.
I semi di finocchio possono essere utilizzati interi o sminuzzati finemente su insalate e verdure cotte al burro, aggiunti come aroma nei brodi di pesce, sulla carne e nei sughi. Sono ottimi per aromatizzare dolci, pane e prodotti da forno e sono l'aroma di base di molti liquori e amari a base di erbe. Masticati al naturale profumano l’alito.
Del finocchio comune si consumano il grumulo, la base della pianta, i semi e i fiori. Del finocchio selvatico invece si usano soprattutto le foglie, molto utilizzare nella cucina italiana, come nella tradizionale pasta con le sarde siciliana.