La quinoa è una pianta erbacea annuale appartenente, come gli spinaci e le barbabietole, alla famiglia delle Chenopodiaceae – da qui il nome scientifico Chenopodium. I semi di questa pianta forniscono, una volta sottoposti a macinazione, una farina ricca di amido. Ciò fa sì che la quinoa sia merceologicamente classificata come cereale, nonostante non appartenga alla famiglia delle graminacee. Rispetto ad altri cereali, si differenzia per l’alto contenuto proteico e l’assoluta mancanza di glutine.
Origini
Tipica delle regioni andine dell’America Latina, la quinoa ha origine nelle zone limitrofe al lago Titicaca in Perù e Bolivia.
La sua storia è antichissima giacché tale pianta veniva coltivata da Maya e Inca già nel V millennio a.C., come testimoniato peraltro da reperti archeologici trovati dentro a sepolture in Cile e in diverse zone del Perù. Pedro de Valdivia, conquistador spagnolo e fondatore di Santiago del Cile, fu il primo a descrivere i metodi di coltivazione della quinoa, riportando anche i procedimenti altamente tecnologici utilizzati dagli stessi Indios per la sua produzione.
Perchè mangiarlo
Piccolo semino di colore chiaro e di forma leggermente schiacciata, la quinoa è molto ricca di proteine, quasi il doppio del riso. Contiene vitamina B2 e magnesio, due componenti che assieme possono aiutare a ridurre il mal di testa e a prevenire l’ipertensione e l’osteoporosi.
È inoltre ricca di vitamina B6 e E, zinco e ferro. Fonte inesauribile di fibre, la quinoa è indicata soprattutto per chi segue una dieta ipocalorica.
La quinoa può essere utilizzata come gli altri cereali, per preparare zuppe e minestre, o per accompagnare carne e verdure. La farina di quinoa è un’ottima alternativa alla classica farina per la preparazione di pane, biscotti, farinate o come base per preparare le pappe dei bambini.
I semi di quinoa sono rivestiti da una sostanza molto amara, la saponina, che li protegge dalle aggressioni degli uccelli e degli insetti. È quindi necessario sciacquarli abbondantemente sotto l’acqua corrente, e poi tamponarli con un canovaccio pulito.
Prima della cottura, poi, tosta i semi di quinoa per qualche minuto in una padella con un goccio d’olio o un po’ di burro; in questo modo il suo sapore sarà decisamente più intenso.
Cuoci poi la quinoa, per 10-15 minuti, in un quantitativo d’acqua bollente doppio rispetto al suo volume.
Per esempio, se vuoi prepararne 100 g ti serviranno 200 ml d’acqua.
Ricordati di salare solo al termine della cottura, altrimenti i semi diventeranno duri.
La quinoa è l’unica pianta alimentare che possiede tutti gli otto amminoacidi essenziali, risultando perciò molto importante nelle diete vegane e vegetariane. E non solo per quelle.
È infatti noto che nel 1975 la Nasa definì la stessa quinoa come il prodotto ideale da inserire nell’alimentazione degli astronauti impegnati nei loro viaggi nello spazio.